The betterfly effects

THE BETTERFLY EFFECT
Il progetto nasce dalla volontà di creare uno spot di Natale con un messaggio profondo, capace di generare un impatto. In un momento come quello attuale, caratterizzato da guerre non più così lontane, ognuno di noi può fare la differenza per costruire una realtà migliore. E un gesto, per quanto piccolo, può generare un impatto anche in qualcuno che sembra molto lontano. Così la luce di un bambino può portare un sorriso a un bimbo lontano in difficoltà, e l’energia si fa, quindi, veicolo di pace.
“The betterfly effect” nasce dalla volontà di mettere l’uno davanti all’altro due bambini e di conseguenza due storie. Due storie che vediamo in contemporanea grazie alla scelta dello split screen che, con una forte attenzione alle uguaglianze e simmetrie, racconta storie simili. Il momento centrale di rottura dà, invece, vita ad una asimmetria che si completa solo nel finale dove per la prima volta la divisione dello schermo viene meno, avvicinando tra loro i due protagonisti. Tanto lontani quanto vicini. Così si potrebbe riassumere in una frase la giornata di Marco e Pietro, i nostri due protagonisti di 8 anni che si trovano, nel loro giorno del compleanno, a vivere una giornata speculare ma completamente diversa. Due storie in parallelo che si sfiorano nel riconoscimento delle difficoltà altrui. I due bambini protagonisti iniziano preparandosi per il grande giorno – si guardano allo specchio, si sistemano la giacca – e poi aprono il regalo ricevuto. Ma la vera rottura arriva insieme alla torta con le candeline in cui solo Marco riuscirà a vivere con serenità questo momento mentre Pietro viene preso alla sprovvista da un avvenimento che gli cambierà la vita.