Truth Well Told, la verità ben raccontata, e molto altro…
Sono una producer da oltre 15 anni e anche socia di Oplà Production. Allora, mi è stato chiesto di riflettere su un concetto di veridicità: come si fa ad essere veritieri, esprimere la verità all’interno della pubblicità, di un concetto, di un brand. Io ho sempre trovato che calarsi nel brand, cioè capire delle esigenze intime del brand, fa sì che si possa esprimere quello che è un concetto universale di quel brand, cioè quello di cui lui ha bisogno, che non è magari solo qualcosa di cui si parla a livello effimero che serve per quel momento.
Conoscere il brand dall’interno sicuramente aiuta a sviluppare tutta una creatività, un concept visivo, perché io mi occupo di immagini, che è quello più impattante. Cioè arrivare prima, velocemente insomma, a chi guarda l’immagine, a chi ascolta un audio, quindi arrivare nell’immediato.
Questa è la cosa più difficile e, secondo me, è un po’ una tendenza a cui bisogna tendere sempre, non dimenticarsi mai di arrivare lì anche quando il cliente, quando le esigenze, ti dicono: “No non c’è il tempo, no non c’è il budget, no dopodomani devi far uscire questa idea creativa”.
Sì, la velocità va bene, però prendersi il tempo per capire di che cosa stai parlando, questo ha a che fare con la verità. Se si parla in modo solo convincente di un brand, la gente se ne accorge se non sei spontaneo, se non sei sincero.
Mediastars propone di mettere in luce il valore della professionalità di chi contribuisce con il proprio apporto alla riuscita di un progetto di comunicazione.