Venezia 81: scopri i numeri e i risultati
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Venezia 81: scopri i numeri e i risultati

Venezia 81. L’ottantunesima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è conclusa con un buon successo. E lo dimostrano i numeri: + 6.5% di accrediti ritirati rispetto al 2023 (per un totale di 13.866 accreditati tra stampa, professionisti del settore, studenti e appassionati under 26 e over 65) e una crescita del 14% dei biglietti venduti al pubblico, arrivando a 94.703. Aumenta anche l’interesse per Venice Immersive: +7% delle prenotazioni, totalizzandone 12.069 nei 10 giorni di programma. 

Venezia 81, un successo quantitativo e qualitativo. Sono state presentate – in concorso e non – numerose valide pellicole, apprezzate sia dalla stampa nazionale che internazionale. Grande attesa per l’uscita al pubblico dei titoli presentati: Joker: Folie à Deux di Todd Phillips sarà nelle sale italiane il 2 ottobre, Vermiglio (vincitore del Leone d’argento – Gran premio della giuria) di Maura Delpero il 19 settembre, Campo di battaglia lo è già dal 5 settembre. 

Bisognerà aspettare un po’ di più – il 5 dicembre – per il vincitore del Leone d’oro al miglior film, The room next door, la prima opera in lingua inglese del regista spagnolo Pedro Almodóvar, che, anche grazie alle interpretazioni delle magnifiche Tilda Swinton e Julianne Moore, ha ricevuto 17 minuti di applausi, nonché la sua prima vittoria nel circuito europeo dei tre grandi festival del cinema (Leone d’Oro a Venezia, Palma d’Oro a Cannes e Orso d’Oro a Berlino). Impensabile, sì. Un premio lungamente agognato, che arriva 5 anni dopo il Leone alla Carriera; riconoscimento che gli era stato attribuito, tra le altre motivazioni, anche per i suoi personaggi femminili “incredibilmente originali”, come ha dichiarato il direttore della mostra Alberto Barbera nel 2019, “in virtù della rara empatia che gli consente di rappresentarne la forza, la ricchezza emotiva e le inevitabili debolezze con un’autenticità rara e toccante”. Descrizione perfettamente applicabile anche alle amiche Ingrid e Martha, protagoniste del romanzo di Singrid Nunez e adattate per lo schermo dal regista. 

I diritti di distribuzione negli Stati Uniti di The Brutalist sono stati acquisiti da A24, ma non ci sono ancora notizie certe per quanto riguarda l’uscita nei nostri cinema. Contrariamente a quanto pronosticato, il film non ha ricevuto il Leone d’Oro per il miglior film ma il Leone d’Argento – Premio speciale per la regia a Brady Colbert che con la sua breve carriera da regista è già un aficionado di Venezia: il suo secondo e ultimo film, Vox Lux, è stato presentato in concorso nel 2018, mentre nel 2015 ha esordito e fatto doppietta con The childhood of a leader, ricevendo sia il Premio Orizzonti per il miglior regista che il Leone del Futuro – Premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis”. 

Gli stessi riconoscimenti con cui è stata premiata sabato sera anche la regista statunitense Sarah Friedland per il suo debutto Familiar Touch, la cui protagonista Kathleen Chalfant, nel ruolo di una donna che affronta la transizione a una vita in casa di cura, ha ricevuto il Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile. 

Qualche sorpresa per quanto riguarda le Coppa Volpi. Nicole Kidman, assente a causa del lutto improvviso della madre, viene premiata per l’audace performance – come l’ha definita la Presidente di Giuria Isabelle Huppert, forse la più audace delle attrici – in Babygirl dell’olandese Halina Reijn. Vincent Lindon è la sua controparte maschile nei panni di un padre liberale in crisi per l’avvicinamento del figlio all’estrema destra in Jouer avec le feu di Muriel e Delphine Coulin. 

Il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente è stato assegnato al ventiduenne francese Paul Kircher, protagonista di Leurs enfants après eux, già noto per aver collaborato con Christophe Honoré in Le Lycéen

Maurilio Hauser e Heitor Lorega si sono aggiudicati il Premio per la Migliore Sceneggiatura per Ainda Estou Aqui tratto dall’omonimo romanzo di memorie di Marcelo Rubens Paiva. 

Per ultimo ma non meno importante il Premio Speciale della Giuria è stato attribuito al secondo lungometraggio della regista georgiana Dea Kulumbegashvili, April

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