La settimana più elettrizzante e scintillante dell’anno sta per iniziare: per dieci giorni (28 agosto – 7 settembre) i pochi centinaia di metri che intercorrono tra la PalaBiennale e la Sala Giardino sul Lido di Venezia verranno occupati da giornalisti, operatori del settore, studenti e appassionati di cinema, che avranno l’opportunità di vedere in anteprima mondiale gli 85 lungometraggi – in concorso e non – i 17 corti e le 5 serie televisive selezionati per l’81a Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia.
Dopo un’edizione caratterizzata dall’assenza dello star system hollywoodiano a causa dello sciopero del sindacato SAG-AFTRA, il direttore Alberto Barbera e la madrina Sveva Alviti avvieranno la kermesse la sera del 28 agosto con l’assegnazione del Leone d’Oro alla Carriera all’attrice statunitense Sigourney Weaver (l’altro recipiente, il regista e sceneggiatore australiano Peter Weir, verrà premiato il 2 settembre con la proiezione speciale della sua pellicola di culto Master & Commander in versione restaurata) e con Beetlejuice Beetlejuice, con cui Tim Burton riapre il capitolo della sua carriera dedicato allo “spiritello porcello” interpretato da Micheal Keaton. Nel cast anche Winona Ryder e Catherine O’Hara, che riprenderanno i loro ruoli, accompagnate dalla giovanissima Jenna Ortega, Monica Bellucci e William Defoe (il nuovo Direttore artistico della Biennale Teatro 2025-2026).
La selezione ufficiale delle pellicole in concorso a Venezia 81 comprende 21 lungometraggi, scelti fra i 4138 titoli iscritti. Tra questi, cinque sono di regia italiana: attesissimi Luca Guadagnino con Queer – dopo il Leone d’argento per la miglior regia per Bones and all alla 79a edizione del Festival – e Gianni Amelio, già vincitore del Leone d’oro nel 1998 per Così ridevano, con il suo Campo di Battaglia; esordio a Venezia invece per la coppia Grassadonia-Piazza (Iddu – L’ultimo padrino), Giulia Louise Steigerwalt (Diva Futura con Pietro Castellitto) e Maura Delpero (Vermiglio).
Ma la competizione per i nostri connazionali sarà ostica: tornano sul Lido Pedro Almodóvar (Leone d’oro alla Carriera nel 2019) con The room next door, Pablo Larraìn (Maria con Angelina Jolie) e Todd Phillips, che spera nella doppietta con Joker 2: Folie à Deux, sequel della pellicola liberamente ispirata al cattivo dei fumetti più conosciuto al mondo, presentato in chiave musicale insieme alla pop star Lady Gaga nel ruolo di Harley Quinn.
Non mancano pellicole meno patinate, che forse faranno meno scalpore, ma egualmente attese. Ainda Estou Aqui, con cui il regista brasiliano Walter Salles esplora una delle pagine più dolorose del suo paese attraverso la vicenda di Eunice Paiva, attivista politica alla ricerca del marito, desaparecido durante la dittatura militare; Harvest, il tragicomico western della greca Athina Rachel Tsangari sugli albori della modernità; Stranger Eyes, il punto di vista del regista singaporiano Siew Hua Yeo sulla società della sorveglianza.
Sarà quindi un compito arduo per la giuria, presieduta dalla francese Isabelle Huppert e accompagnata, tra gli altri, da Giuseppe Tornatore, assegnare gli ambiti premi, che spesso spianano la strada per altri riconoscimenti internazionali durante la award season, come gli Academy Awards o i BAFTA.
Ma non solo cinema. La Biennale Cinema mostra un interesse per gli sviluppi delle nuove tecnologie e perciò, come di consueto, sull’Isola del Lazzaretto Vecchio avrà luogo una competizione parallela, Venice Immersive, dedicata a tutto ciò che riguarda l’Extended Reality. Quest’anno saranno presentati 63 progetti: video a 360°, progetti VR standalone, installazioni e mondi virtuali su VRChat.
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