Le Nomination in Short List, assegnate ai migliori lavori di ogni Sezione, hanno concorso, all’assegnazione dei premi di Sezione (Mediastar e Primo Classificato). Le Nomination rappresentano quindi i finalisti di ogni sezione e, anche se per questo non riceveranno riconoscimenti, saranno tutte pubblicate con immagine e credit sull’Annual cartaceo Mediastars.
Progetto: Fondazione Haydn – Opera
Utente: Fondazione Haydn
Agenzia: Plus Communications
Casa di Produzione: Plus Communications
Casa di Postproduzione: Plus Communications
Direzione Creativa: Matteo Sonaglia
Art Direction: Tommaso Gonzalez
Illustrazione: Tommaso Gonzalez
Elaborazione Digitale: Matteo Sonaglia
Il poster di Peter Pan non è un progetto singolo, ma parte di un ciclo di stagione operistica della Fondazione Haydn che, in termini di rappresentazione illustrata, si è concentrato sul racconto dell’unità ancestrale tra tutte le Opere: la tensione tra due poli narrativi come forza in grado di generare un racconto.
Peter Pan è fra i più significativi, in quanto rende evidente come la lettura, tanto dell’Opera quanto dell’illustrazione, si discosti da quella più conosciuta e sedimentata.
Un Peter apparentemente quasi malvagio, schiavo di dipendenze digitali e di polveri che, forse, non sono propriamente di stelle. Un Peter Pan sconfitto, incompatibile con la società quasi avesse proprio la sindrome che porta il suo stesso nome, non avventuriero che segue l’arco dell’eroe ma soggetto borderline, incastrato nell’habitat dei margini di una società che non ha più spazio per la dimensione di una sensibilità sognante.
Un debole non di natura ma d’effetto, mascherato da cattivo e circondato da insicurezze distruttive.
Dall’altra parte, l’altra metà del volto, Wendy; superficialmente innocente, calma, posata, ma in realtà brace pronta ad alimentarsi del suo stesso alito, maliziosa, calcolatrice, annoiata e manipolatrice. Bambina in superficie, donna fatta di trame nel suo intimo. Un’Agrippina contemporanea, parigina mascherata da ottentotta, apparentemente colpevole di nulla eppure capace di tramare e capovolgere le situazioni.
Questo è ciò che, attraverso la sfida del linguaggio illustrato ibrido, si è voluto esprimere nel poster: con livelli di lettura affastellati ma distinti. Un’estetica d’impatto per attirare l’attenzione, seguita da dettagli via via meno evidenti e più criptici, metaforici, con un’attenta ricerca sugli sguardi, i toni, le sfumature, la scelta dei tratti. Pronta per un pubblico con preparazione superficiale, ma in grado di soddisfare gli sguardi critici di chi frequenta i contesti operistici abitualmente.
Mediastars propone di mettere in luce il valore della professionalità di chi contribuisce con il proprio apporto alla riuscita di un progetto di comunicazione.