Mad for science è un progetto che nasce nel 2016 con DiaSorin, gruppo multinazionale leader nel mercato della diagnostica, per promuovere il suo intervento a favore della qualità dell’offerta formativa scientifica. A quattro anni di distanza, il progetto è cresciuto sia in termini geografici che numerici, ampliando il proprio raggio d’azione dal Piemonte all’intero territorio nazionale, rivolgendosi a tutti i Licei scientifici italiani già dotati di un biolaboratorio. Gli obiettivi del concorso sono stimolare l’interesse degli studenti alle carriere scientifiche (area STEM) ed in particolare allo studio delle Scienze della Vita, favorire la didattica attiva della scienza e il metodo sperimentale come modalità di acquisizione del sapere, promuovere lo sviluppo di collaborazioni tra il mondo della ricerca e quello della scuola e premiare gli istituti scolastici più meritevoli e orientati all’eccellenza. Il concorso chiede ai licei partecipanti, ciascuno con una squadra di 5 studenti e un docente di scienze, di sviluppare un percorso laboratoriale innovativo su un tema specifico legato all’Agenda ONU 2030 (diverso ogni anno), avvalendosi della consulenza e del supporto degli enti del territorio. Nell’edizione 2019-2020, il tema Mens sana in corpore sano ha posto l’attenzione sugli SDGs 2, 3 e 6, stimolando una riflessione sulla relazione tra uomo e salute, con particolare focus su alimentazione e acqua. Una volta inviate le proposte progettuali, una giuria interna a Diasorin sceglie, tra tutti i licei partecipanti, i 50 migliori candidati e successivamente gli 8 progetti che si sono distinti per qualità , originalità , fattibilità e contributo creativo. Durante la Challenge finale (che si svolge a Torino), una giuria esterna di altissimo spessore decreta, sulla base della presentazione dei team finalisti, i licei vincitori del concorso. Il primo e il secondo classificato si aggiudicano rispettivamente un premio dal valore di 75.000 euro e di 37.000 euro per l’implementazione del biolaboratorio e l’acquisto nei 5 anni successivi di materiali di consumo; il liceo che integra al meglio il concetto di eco-sostenibilità e tutela dell’ambiente all’interno del proprio progetto di ricerca vince il premio Ambiente del valore di 12.500 euro da utilizzare per l’acquisto di materiali di laboratorio. Nonostante l’emergenza sanitaria che ha interessato tutto il 2020, ben 167 licei hanno presentato la propria candidatura. Alcune deadline del concorso sono state rinviate e la Challenge finale ha avuto luogo il 14 ottobre 2020 con un evento organizzato a Torino in collegamento streaming con gli 8 licei finalisti. La giuria, composta da Francesca Pasinelli, Mario Calabresi, Barbara Gallavotti, Ferruccio Resta, Andrea Salonia e Gianmario Verona, ha assegnato i 125.000 euro di montepremi in palio al Liceo Filippo Buonarroti di Pisa, al Liceo Leonardo da Vinci di Trento e al Liceo Failla Tedaldi di Castelbuono (PA). Numeri del progetto in generale: 4 anni di progetto (di cui 2 a carattere nazionale); 313 scuole coinvolte; 133 collaborazioni tra scuole e enti; 6 laboratori completamente rinnovati; 400.000 € di finanziamenti erogati.