I Premi di Categoria sono istituiti per premiare i progetti individuati dalle Giurie per rappresentare al meglio le diverse aree strategiche di ogni Sezione del Premio e verranno premiati con il Premio Stella.
Progetto: Sardegna Un mondo straordinario
Utente: Regione Sardegna
Agenzia: Digital Studio
Concept Identity: Massimo Moi
Graphic Design: Manuele Trullu
Social Media Strategist: Enrica Porcu
Copy: Massimo Moi
Soundtrack: Flavio Ibba e Marco Gualdi (Red Rose Productions)
Una madre racconta alla propria figlia la storia di un mondo straordinario, un’isola fatta di leggende, storie remote, paesaggi mozzafiato. Un racconto suggestivo, che emerge dalle pagine di un libro come fosse una fiaba fantasy. Questa la fabula narrativa del nuovo spot istituzionale promosso dalla Regione Sardegna per il mercato europeo e statunitense. Una produzione made in Sardegna, con le migliori eccellenze dell’ambito pubblicitario e cinematografico sardo e due nomi di statura mondiale: l’attrice cagliaritana Caterina Murino, testimonial protagonista dello spot, e il compositore Flavio Ibba, autore della colonna sonora originale con Marco Gualdi, e sound producer di importanti campagne pubblicitarie internazionali.
REGIA E PRODUZIONE MADE IN SARDEGNA
A firmare la regia Manuele Trullu, con la produzione tutta sarda della Digital Studio, per uno spot di 90 secondi che fonde due registri narrativi distinti, quello fantasy e quello reale. La Sardegna diventa così un luogo capace di incantare e attrarre attraverso il ricorso ad una pluralità di contesti e ambientazioni, rivolgendosi a differenti target con differenti linguaggi.
LA FABULA
L’arco narrativo si realizza attorno alla figura di un Mamuthone che, diversamente dalla sua rappresentazione classica, si presenta come un personaggio che emerge dal mare e approda nell’Isola. Attorno a questo filone di racconto si legano altre microstorie, fino allo svelamento, nella magia di un ambiente notturno, dell’identità del protagonista: sotto la maschera, infatti, vive un personaggio femminile che capovolge l’idea più nota della maschera patriarcale e crea al tempo stesso un colpo di scena che conduce lo spettatore dalla dimensione onirica a quella reale col richiamo all’identità femminile della Sardegna.
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