Truth Well Told, la verità ben raccontata, e molto altro…
Parlando di “verità ben raccontata”, come si può attualizzare la frase “Truth Well Told” in un contesto delicato fra greenwashing e ritorno d’immagine?
Sostenibilità richiede equilibrio. Che richiede pazienza, sensibilità, misurazioni certe ed efficaci.
Fare oggi comunicazione per la sostenibilità significa trovare un equilibrio tra l’utilizzo di tecniche creative per promuovere i propri prodotti e il mantenimento della propria credibilità attraverso messaggi veritieri ed etici.
L’introduzione di equilibrio e della sensibilità non consente più una comunicazione strillata, esagerata, hype, “superativa”. Nel delicato contesto della sostenibilità, l‘utilizzo di claim e messaggi promozionali hype da parte delle aziende andrebbe rimodulato verso un autentico impegno per l’ambiente e per la comunità.
Per attualizzare il motto “Truth Well Told”, le aziende dovrebbero innanzitutto adottare maggiore trasparenza sui propri processi produttivi e sui materiali utilizzati, comunicando in modo chiaro e accessibile agli utenti le informazioni necessarie. Inoltre, dovrebbero dimostrare un impegno concreto e visibile per la sostenibilità attraverso azioni e iniziative che vanno oltre la pubblicità, come la riduzione delle emissioni di CO2, la riduzione dell’impatto ambientale e il supporto alle comunità locali.
E poiché sono sempre in agguato le accuse di greenwashing, vere o presunte, le aziende dovrebbero evitare di utilizzare termini e immagini fuorvianti o esagerate, fornendo invece informazioni concrete e verificabili sulle proprie pratiche sostenibili. Inoltre, le aziende dovrebbero operare per diventare sempre più sostenibili nel tempo, dimostrando un impegno costante e duraturo per la salvaguardia dell’ambiente.
Il ruolo di un consulente di comunicazione qui è spesso decisivo. Un consulente di comunicazione dovrebbe:
Quanto è importante, nel campo della comunicazione, una figura che sia in grado di avere uno sguardo sulla totalità del processo della creazione di un progetto?
La figura di un professionista con uno sguardo sulla totalità del processo di creazione di un progetto è fondamentale. Questo perché la comunicazione digitale richiede competenze e conoscenze multidisciplinari, che spaziano dalla tecnologia alla creatività, dal marketing alla psicologia e all’analisi dei dati.
Essere in grado di interpretare il quadro completo e di comprendere come ogni aspetto del progetto si relaziona con gli altri è essenziale per garantire che la propria strategia di comunicazione sia efficace e coerente. Inoltre, una visione integrata nello sviluppo di progetti di comunicazione, digitale e non, consente di identificare e risolvere problemi in modo più rapido ed efficiente, evitando costosi errori.
Infine, la capacità di integrare le metodologie del design thinking nella creazione di progetti di comunicazione digitale consente di generare soluzioni innovative e di anticipare le esigenze del pubblico di riferimento, rendendo la comunicazione più efficace e coinvolgente.
In sintesi, una figura che abbia una visione globale e multidisciplinare è fondamentale per il successo di un progetto di comunicazione digitale.
Riusciremo mai a trovare un punto di incontro e imparare a utilizzare in maniera sostenibile l’intelligenza artificiale?
Non c’è scelta. Agenzie e consulenti devono rapidamente trovare il modo più sensato di utilizzare l’intelligenza artificiale (A.I.).
Molto sinteticamente, intelligenza artificiale e apprendimento automatico possono essere utilizzati in modo creativo da agenzie e consulenti di comunicazione per produrre contenuti coinvolgenti e di alta qualità. Inoltre, l’uso di strumenti A.I. può anche contribuire ad aumentare l’efficienza dei processi di produzione di contenuti, consentendo ad agenzie e consulenti di fornire servizi migliori ai propri clienti, più rapidi, più creativi e meno costosi.
Per trovare un punto d’incontro e utilizzare efficacemente A.I. nella comunicazione digitale vedo 4 aspetti importanti:
• La Strategia. Definire una corretta strategia di comunicazione digitale (https://www.albertopozzi.com/webmanager/strategia-digitale-e-consulenza/ ) rimane fondamentale nell’uso dell’A.I. per la produzione di contenuti e materiali. Il perimetro di addestramento degli strumenti A.I., la scelta del prompt adeguato e la definizione dei parametri di input sono cruciali per ottenere il risultato desiderato.
• La Trasmissione. È importante considerare il modo in cui il contenuto prodotto verrà utilizzato, trasmesso e distribuito per garantire la massima efficacia e per evitare effetti indesiderati.
• La Sostenibilità. Prestare attenzione alla sostenibilità dell’uso dell’intelligenza artificiale nella produzione di contenuti. Ciò significa considerare le implicazioni etiche dell’uso di questi strumenti, come ad esempio la questione della proprietà intellettuale, della tutela della privacy, la possibilità di scalare facilmente la produzione su volumi prima impensabili, le valutazioni di opportunità (“È davvero sensato il progetto che abbiamo pensato? Oppure potrebbe in qualche modo creare problemi inaccettabili?”).
• L’Integrazione. È vitale garantire che l’uso dell’intelligenza artificiale non sostituisca completamente il lavoro umano, ma piuttosto lo integri in modo efficace e siano previsti gli opportuni termini di controllo.
In conclusione, l’A.I. e l’apprendimento automatico possono essere utilizzati in modo creativo e sostenibile dalle agenzie di comunicazione, creando le basi per una nuova storica evoluzione nella comunicazione digitale e non. Tuttavia, è importante prestare attenzione alle implicazioni etiche, nonché garantire che l’uso di questi strumenti non impatti in maniera incontrollata sul lavoro e sulle normali attività umane.
Mediastars propone di mettere in luce il valore della professionalità di chi contribuisce con il proprio apporto alla riuscita di un progetto di comunicazione.