Arte e Pubblicità: un Amore possibile

Il Cinema nasce con i fratelli Lumière come filmato promozionale ed è considerato l’evoluzione e l’unione di tutte le arti e per questo motivo è stato denominato la settima arte. È noto a tutti che vivono una relazione piena d’intrecci: tuttavia, la comunicazione è sempre stata vista come un’arte minore.

Con il tempo, l’Arte e l’Adv sono risultate una combinazione vincente anche in molti altri ambiti, oltre al cinema. Fino al secolo scorso le figure di spicco nel nostro settore erano principalmente due: il copy writer e l’art director. I rappresentanti più noti furono: Raymond Rubicam, Leo Burnett, David Ogilvy, e poi Jaques Séguéla e i nostri Emanuele Pirella e Armando Testa.

Con la rivoluzione delle nostre abitudini relazionali dovute alla pandemia, l’approccio al digital marketing si è molto sviluppato; le aziende hanno infatti individuato nuove figure professionali sempre più specializzate sulle digital skills: ad esempio possiamo citare il Growth Hacker, esperto informatico specializzato nell’aiuto alla crescita di un progetto o di un determinato percorso digitale
Come l’avvento delle nuove tecnologie ha creato nuove professionalità nel mondo della comunicazione, e in quale direzione, con l’inizio della cultura User Centered hanno cambiato le regole dell’Adv?

Il termine inclusività in senso generale vorrebbe rappresentare strategie finalizzate a promuovere la coesistenza e la valorizzazione delle differenze, andando a creare dei veri punti di forza.
In questo senso potremmo inserire temi quali la responsabilità sociale delle imprese, compresi i comportamenti virtuosi riguardanti progetti etici relativi all’ambiente o progetti di affiancamento ai temi legati all’arte o ancora attenzione alle politiche sociali.

Nel settore della Comunicazione, dove le donne ricoprono spesso posizioni rilevanti, le Soft skills sono particolarmente apprezzate. Uno studio ha rilevato che l’80% dei risultati conseguiti nella carriera sono determinati dalle competenze trasversali e solo il 20% dalle competenze difficili, o hard skills.
In questo contesto, in che modo capacità di intuizione, sensibilità e comportamenti rispettosi, possono portare ad uno sviluppo e al conseguente empowerment delle aziende?

Le nuove opportunità della rete che si andranno a sviluppare nel web 3.0 sono molteplici: il fenomeno Twitch, con la sua piattaforma principalmente utilizzata per le live stream di Gamers, ha destato grande interesse fra gli investitori e può essere descritto come una community ad altissimo livello di engagement, con un elevato livello di attenzione degli utenti.

L’Industry dei videogames, nata negli anni 80 in Giappone, è un settore in continua crescita che ad oggi, secondo solo alla tv, supera il volume di affari di cinema, musica e streaming online. In futuro i videogiochi tenderanno ad essere ancora più immersivi ed ambientati in realtà aumentata, avvicinandosi sempre di più all’idea del Metaverso. Sarà un ambiente composito, digitale ma capace di dialogare con la realtà, un ecosistema molto vicino al nostro mondo in cui ci sarà grande possibilità di esprimere sé stessi.

Ricollegandoci al nostro amore per l’arte e, allo stesso tempo, volendo restare nel mondo virtuale, non potevamo non citare gli NFT: una nuova forma di Arte supportata dalle blockchain, che consiste nella vendita di certificati relativi ad opere d’arte digitali, ciò non significa che l’opera in questione diventi privata, al contrario, potrebbe restare tranquillamente online e accessibile a tutti.

Il futuro di internet sarà caratterizzato da un insieme di spazi virtuali attraversati da avatar? Quali potrebbero essere le opportunità e le insidie di questo cambiamento?

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