CONDIVIDI

Alessandro Rania

EDIZIONE
tema
INTERVISTATO
Alessandro
Rania
RUOLO
CEO e Founder
AZIENDA
DEEPARTWEB
Intervista

Chat GPT, l’AI capace di comprendere il linguaggio naturale e di imitare la creatività umana, minaccia davvero di rubarci il lavoro e ridurre la nostra professione di artigiani della comunicazione ad un ricordo? In agenzia vi state già affidando a questi strumenti? Come vi siete approcciati all’ingresso di questi strumenti nel mondo della comunicazione?

Credo che il marketing dipenda essenzialmente da due cose: creatività e costanza. Il Marketing e la comunicazione sono sicuramente discipline, ma il valore aggiunto racchiuso in questi ambiti non ha nulla a che vedere con le automazioni.

Il marketing è fatto di briefing, brain storming, colpi di genio per arrivare a idee differenzianti e caratterizzanti per i brand dei nostri clienti. Solo le capacità di analisi trasversale e l’esperienza empirica che ogni professionista porta nel suo bagaglio culturale possono portare a questi risultati, adottando sempre un approccio di confronto continuo e mutuo scambio di conoscenze, competenze e idee tra professionisti.

Per cui, a mio modo di vedere, la nostra professione di “artigiani della comunicazione” non morirà, piuttosto dovremo evolvere verso l’acquisizione di competenze sempre più manageriali, verso lo sviluppo ancora più accentuato delle tanto richieste soft skills – quali competenze relazionali ad esempio – tutti aspetti che l’AI non è in grado di presidiare.

Quanto all’aspetto della costanza, invece, penso che i tool di intelligenza artificiale abbiano un’importanza cruciale nel nostro lavoro, facilitando ed efficientando molte operazioni quotidiane, motivo per cui non ne ho mai scoraggiato l’utilizzo all’interno della mia azienda, anzi.

Sollecito sempre i miei collaboratori a chiedere aiuto quando serve, non solo a noi “senior” con un ampio bagaglio di competenze ed esperienza, ma anche agli strumenti offerti dal web. L’intelligenza artificiale è solo uno tra i tanti, sicuramente il più promettente in termini di potenzialità future, ma certamente non è il solo.

Per quanto riguarda il nostro utilizzo degli strumenti AI all’interno di DEEPARTWEB, stiamo cercando di esplorarli un po’ tutti. Dalle traduzioni, all’AI applicata a testi, immagini o video.

Sappiamo tutti che spesso quando siamo troppo focalizzati su un’idea, un progetto, un contenuto, rischiamo di “immergerci troppo” negli stessi e perdere quello sguardo esterno necessario per individuare errori, opportunità o spunti creativi.
Penso che l’AI in questo sia molto utile, fornendo validi spunti a partire da prompt ben strutturati, aspetto che comunque richiede una certa conoscenza (umana) della materia. A conferma, ancora una volta, che si tratti di un processo di “mutuo scambio” e non di un Aut Aut tra Intelligenza Artificiale e Competenze Umane.

 

Queste tecnologie possono rappresentare effettivamente un aiuto per il mercato? L’intelligenza artificiale può effettivamente dare un aiuto, per quanto riguarda l’inclusività anche delle persone con disabilità fisica?

Queste tecnologie possono sicuramente essere di forte aiuto e supporto, soprattutto nella misura in cui saremo in grado di rispondere attivamente alle richieste del mercato stesso nell’immediato futuro. Ad esempio, una delle previsioni suggerisce la diffusione sempre più massiccia della professione dell’AI prompt writer, figura in grado di interrogare i tool di intelligenza artificiale con prompt puntuali, specifici e studiati per ricevere le risposte migliori.

Come l’AI prompt writer, tante altre professioni si diffonderanno grazie all’intelligenza artificiale, che richiederanno elevate competenze tecniche, ma anche manageriali per consentirne l’effettivo ingresso all’interno del business, dell’organico aziendale, integrando al meglio il tutto con l’organizzazione interna.

Il tema dell’inclusività, a mio modo di vedere, è spesso tra i più trascurati quando si parla di Intelligenza Artificiale e soprattutto dei benefici della stessa.

Pensiamo ad esempio, al caso delle disabilità motorie, e a quanto gli attuali strumenti non consentano ai professionisti con disabilità di dare sfogo alle loro idee creative.

Strutturare un processo di lavoro basato sull’intelligenza artificiale – puntando sull’efficientamento dei comandi vocali – potrebbe consentire la libera espressione e formulazione di idee anche da parte di soggetti con disabilità, eliminando ogni forma di discriminazione e mettendo sullo stesso piano il lavoro di vari professionisti all’insegna dell’inclusività concreta.

In questo aspetto la vedo come una vera rivoluzione democratica.

 

Pensate anche voi che il Metaverso, nel prossimo decennio, rivoluzionerà quasi tutti gli aspetti della vita e del business, abilitando la collaborazione in spazi virtuali, luoghi fisici aumentati e una combinazione di entrambi? Avete usato qualcuno di questi metodi all’interno della vostra agenzia? Credete che sia una prospettiva di sviluppo realistica per la comunicazione?

Sono ottimista anche in questo caso, ritengo infatti che anche il Metaverso offrirà moltissime opportunità a livello lavorativo, aprendo le porte a tante nuove figure, come Meta Designer, Architects, Engineers e tanto altro. Figure che entreranno sempre più in contatto con il mondo del marketing, per dar vita a un’infrastruttura che beneficia allo stesso tempo di esperienza umana ed efficienza tecnologica in una prospettiva di collaborazione e combinazione virtuosa tra virtual e reality.

A livello di agenzia stiamo osservando le potenzialità del Metaverso.
Preferiamo studiarne le specificità e le opportunità ancora per un po’, per poi inserirci con valide proposte di business, come facciamo sempre anche nel mondo “reale”.

É la nostra filosofia, il modus operandi di DEEPARTWEB quello di comprendere l’essenza delle cose prima di agire. Non a caso ci definiamo “Il giusto mix”, comprendendo anche la fusione tra umanità e tecnologia nei nostri processi interni.

Proporre soluzioni personalizzate, studiate, artigianali e pensate su misura per ogni cliente, con strategie differenziate e differenzianti. In caso contrario il nostro lavoro diventerebbe davvero inutile e faremmo meglio a lasciare il timone ai tool di intelligenza artificiale.

Ma fortunatamente non è il nostro caso.

Puoi cercare qualsiasi argomento:
es. Un Credits, Un giurato, Un finalista, Un progetto, Un intervista
Ultimi articoli
No data was found
Edizioni
XXVIII Edizione
XXVII Edizione