Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, sicuramente è una tecnologia che colpirà praticamente tutti i settori, il nostro in particolare è uno dei più coinvolti e si pensa che l’intelligenza artificiale ci ruberà il lavoro. Secondo me, per quanto mi riguarda, dobbiamo noi rubare il lavoro all’intelligenza artificiale, ovvero l’intelligenza artificiale ci fornisce dati, informazioni, argomenti; ci dà molti spunti e molte cose magari alle quali non abbiamo mai pensato. Ecco, questo è il lavoro che dobbiamo rubare noi all’intelligenza artificiale, quindi cercare di ottimizzare tutti i processi, utilizzare l’AI come un copilota e un assistente, anche per fare brainstorming, trovare idee, superare magari anche il blocco dello scrittore o il blocco creativo. Soprattutto, è importante considerare che l’intelligenza artificiale è molto brava a darci informazioni generiche, ma non specifiche, quindi sa di tutto: è come quell’amico o amica logorroica all’interno di un gruppo che parla tanto ma poi non va mai nello specifico. Quindi gli piace chiacchierare, gli piace fornirci informazioni e assecondarci, però non sa andare nello specifico. Questo vuol dire che i creativi hanno molto margine di intervento sull’intelligenza artificiale, perché con le loro competenze preacquiste posso riportarle all’interno dei lavori con l’aiuto e l’ausilio dell’AI.
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