Allora, intelligenza artificiale. Anzitutto, mi sono presa la briga di fare quello che facciamo tutti, cioè cercare su Google la parola, però “intelligenza”. Al secondo posto già lui, che ovviamente è sua amica l’intelligenza artificiale, mi propone “artificiale”. Però, come prima definizione, mi parla di “intelligenza emotiva”, qualcosa che ha a che vedere con una capacità cognitiva, ma anche relazionale, anche di feeling, anche di emozione, di connessione e di esperienza. Quindi, sicuramente, l’intelligenza artificiale è uno strumento che ha un potenziale enorme e lo stiamo vedendo su Midjourney, piuttosto che Chat GPT e tanti altri in realtà. Però, forse, gli manca qualcosa, perché è qualcosa che rielabora degli input che vengono comunque forniti da noi, ovviamente. Più bravi siamo a fornire degli input e, quindi, più bravi siamo noi a dare un brief, di fatto, più riuscirà l’intelligenza artificiale a supportarci in quello che è il nostro lavoro, anche creativo.
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