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Manuela Colombini

EDIZIONE
tema
INTERVISTATO
Manuela
Colombini
RUOLO
Cofounder & Strategist
AZIENDA
M2 Consultancy
Intervista

Come un accenno di tecno ottimismo può trasformarsi in una preoccupazione, ci rendiamo conto che spesso la tecnologia ha il potere di avvolgerci nell’illusione di averne il controllo. Comunicare è la cosa più difficile al mondo perché ogni cosa, ogni gesto, ogni parola può avere mille valenze: in base al contesto, alla situazione, da dove si comunica e chi lo fa. La prima regola è umanizzare la realtà e quindi utilizzare questo strumento per velocizzare e ottimizzare diverse procedure.

Vorremmo chiedervi di rispondere a questa prima provocazione: Chat GPT l’Ai, capace di comprendere il linguaggio naturale e di imitare la creatività umana, minaccia davvero di rubarci il lavoro e ridurre la nostra professione di artigiani della comunicazione a un ricordo?

Grazie innanzitutto di avermi invitato a questa tavola rotonda, è bello parlare di intelligenza artificiale perché per alcuni è una preoccupazione, forse per molti, però è una realtà quotidiana ormai per tutti.

Noi ci stiamo già occupando per esempio di sviluppo dei corsi di formazione per le aziende, quindi non soltanto chi è all’università integra all’interno del proprio piano di studi il mondo dell’intelligenza artificiale, ma sempre di più le aziende hanno bisogno di capire, di comprendere come possa diventare uno strumento, un alleato, quindi quasi un collega in più, un giocatore in più all’interno del team di lavoro.

Per questo motivo stiamo studiando dei moduli formativi anche insieme a delle start-up in tech con cui collaboriamo, proprio per diventare come dire uno strumento di supporto per comprendere e sfruttare al meglio questo nuovo strumento.
Sicuramente l’intelligenza artificiale ha delle grandi potenzialità, spaventa tutti esattamente come probabilmente è successo con l’avvento dei caratteri mobili con Gutenberg, quindi qualsiasi rivoluzione in termini di approccio porta con sé uno scompenso.

Quello che succede è che molti posti di lavoro probabilmente cambieranno, nel senso che cambieranno la pelle; quindi, le persone devono proprio formarsi per riuscire a capire come reinventarsi dei ruoli all’interno del mercato del lavoro.
La cosa brutta è proprio questa, la mancanza di volte di formazione e di competenza che possa aiutare le persone a capire come reinventarsi.

Va visto, secondo me, come un’opportunità, non come una minaccia, anche se la minaccia in alcuni casi sussiste.

 

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