Intuizione, rischio, ascolto: tre parole chiave nel nostro lavoro
Intuizione
Per me l’intuito è quella scintilla che unisce l’esperienza alla sensibilità. Quello che mi guida quando, davanti a un progetto, riesco a cogliere potenzialità nascoste o connessioni non evidenti, ancora prima di avere tutti i dati in mano. Dopo vent’anni tra design, comunicazione e formazione, ho imparato che l’intuizione non è magia: nasce da tanta osservazione, dall’abitudine a farsi domande e dalla capacità di cogliere segnali.
Rischio
In ogni progetto c’è una componente di rischio: si rischia ogni volta che si cerca una strada diversa dal solito, ogni volta che si decide di non accontentarsi. Ma a volte il rischio più grande sarebbe non rischiare affatto. Nei miei progetti ho spesso scelto di sperimentare. A volte con strumenti nuovi, a volte con linguaggi diversi, ma sempre con un piano e una visione chiara del valore per l’utente finale.
Ascolto
Ascoltare è un vero superpotere in un mondo che comunica continuamente. Non si tratta solo di ascoltare i brief, ma anche di ascoltare ciò che non viene detto: i bisogni impliciti, i limiti tecnici, le tensioni nel team, le aspettative delle persone. Nei miei ruoli in ambito Scaled CX e Learning Design, l’ascolto è il punto di partenza per creare esperienze che non solo informano, ma coinvolgono e trasformano.
Oggi i brand hanno strumenti incredibili per ascoltare, ma ciò che fa la differenza è come decidono di rispondere. Sperimentare nuovi linguaggi, anche con l’AI, è una delle sfide più affascinanti: serve non per “stupire”, ma per far sentire le persone comprese e protagoniste.
Mediastars propone di mettere in luce il valore della professionalità di chi contribuisce con il proprio apporto alla riuscita di un progetto di comunicazione.