Ritengo che l’intelligenza artificiale sia un’opportunità per le agenzie come la nostra, che si tratta di una PMI. Ormai è quasi un anno che ci lavoriamo. È chiaro che spaventa, perché comunque l’intelligenza artificiale è un qualcosa non di fermo, che tu dici: “Ok, lo utilizzo” e poi sta lì, buono, e lo riprendo quando mi serve. In realtà, l’inizio può essere quello: lo provi, cerchi di capire, non capisci subito perché pensi e immagini che sia solo qualcosa che riguarda i contenuti, la creazione di contenuti. È un aspetto molto limitativo questo.
Personalmente, ho iniziato a studiarla più di un anno fa, cercando un approccio non di chiusura ma di apertura, perché comunque quello che ci ha sempre caratterizzato è dare ai nostri clienti sempre un qualcosa di innovativo. Quindi volevo essere una delle prime agenzie che toccasse con mano quali sono queste opportunità.
Ritengo, innanzitutto, che sia un’opportunità perché è uno spartiacque, il prima e il dopo. Avevo notato una sorta di appiattimento nella comunicazione web, nel gestire anche dei progetti verso i nostri clienti, verso la comunicazione in generale. Invece, l’AI ci dà l’opportunità di riformarci. È un grande occhio che ti dà tantissimi dati e sui quali tu, chiaramente, devi lavorare. Molto importante è saperlo utilizzare, perché l’input che tu dai è la cosa più importante, è fondamentale. Quindi, se tu hai un background tecnico, comunicativo, allora l’output che poi ne ricevi è qualificante. Se tu invece dai un input non così professionale, non tecnico, non focalizzato, non dando il target di riferimento, non dando l’emozione che vuoi esprimere, allora il risultato è svilente.
Quindi è una grande opportunità, velocizza il lavoro, ma non perché vai a sostituire le risorse all’interno dell’azienda. Ti dà una visione diversa di quello che il tuo webmaster potrebbe realizzare, e quindi poi ne parli con lui. L’AI che cosa ci dice? Ci dà tante soluzioni. Secondo te, qual è quella che più può avvicinare il cliente a queste visualizzazioni? Perché ricordiamoci che l’AI ti dà anche immagini. Quello che non ti dà – e questa è una grande pecca – è la correzione delle bozze. Cioè, non ti dice: “Guarda, questa cosa è sbagliata”. Ad esempio, da parte delle chatbot a volte le risposte sono un po’ fuorvianti, quindi lì è ancora da migliorare. Però, ad esempio, per la parte SEO, per il posizionamento organico, è imbarazzante il risultato che dà. Però non sta sostituendo il SEO Strategist in azienda. Velocizza il suo lavoro, è diverso. Quindi, secondo me, è una grande opportunità.
La provocazione di Romina Berardi
Non spaventarti, veramente l’AI è un’opportunità.
Ormai anche se sei un’agenzia arrivata, anche se pensi di essere arrivato, è talmente veloce il ritmo sul web che nel giro di un anno tutti dovranno utilizzare l’intelligenza Artificiale.
E tu, cosa aspetti?
Mediastars propone di mettere in luce il valore della professionalità di chi contribuisce con il proprio apporto alla riuscita di un progetto di comunicazione.