Le Nomination in Short List, assegnate ai migliori lavori di ogni Sezione, hanno concorso, all’assegnazione dei premi di Sezione (Mediastar e Primo Classificato). Le Nomination rappresentano quindi i finalisti di ogni sezione e, anche se per questo non riceveranno riconoscimenti, saranno tutte pubblicate con immagine e credit sull’Annual cartaceo Mediastars.
Il Premio Stella Mediastars per il “Secondo Classificato nella Sezione Tecnica Audiovisiva” onora le realizzazioni che rappresentano l’avanguardia nell’uso delle tecnologie e delle tecniche audiovisive. Questo riconoscimento è dedicato a quei progetti che, pur non avendo conquistato la prima posizione, si sono distinti per la loro notevole maestria tecnica, l’innovazione nella produzione e l’abilità nel creare contenuti audiovisivi di alto impatto.
I criteri di valutazione si concentrano sulla qualità della realizzazione tecnica, l’originalità nell’applicazione di soluzioni tecniche avanzate, l’efficacia nell’uso del suono e dell’immagine per potenziare la narrazione e l’abilità nel trasmettere emozioni e messaggi al pubblico. Una particolare attenzione è riservata alla capacità dei progetti di spingersi oltre i confini convenzionali, sperimentando con nuovi formati e tecnologie per arricchire l’esperienza visiva e sonora.
Con questo premio, il Premio Mediastar vuole sottolineare l’importanza della tecnica audiovisiva come strumento fondamentale per l’innovazione narrativa e visiva, premiando coloro che con il loro lavoro contribuiscono a definire il futuro del settore. Il Secondo Classificato dimostra un eccellente livello di competenza e creatività, stabilendo nuovi standard di qualità e innovazione nel campo audiovisivo.
Progetto: Includere per crescere
Utente: Elis e BNL BNP Paribas
Direzione Creativa: Federico Caponera
Copy: Federico Caponera
Casa di Produzione: SAVE THE CUT
Regia: Federico Caponera e Giovanni Boscolo Marchi
Direzione della Fotografia: Gonzalo Alves Viana
Casa di Post Produzione: SAVE THE CUT
Montaggio: Gonzalo Alves Viana
Interpretazione: Francesca Astrei
Se avessimo fatto un colloquio, con i vecchi parametri dei soli “rischio e redditività” ad alcune persone che hanno lasciato il segno, probabilmente non le avremmo mai assunte. Perché la storia è piena – e tuttavia ancora siamo qui ad interrogarci – di persone che non avevano i titoli e la condizione personale ideali per svolgere questo o quel lavoro, ma poi hanno fatto la differenza. La sfida è creare le condizioni perché il talento possa fiorire, sempre.
L’inclusione apre al potenziale di crescita più grande: quello che nasce dalle persone e dalla loro forza. L’idea registica di girare il corto in un limbo bianco come sfondo è una scelta molto significativa. Rafforza l’idea di universalità, permettendo allo spettatore di immaginare che le situazioni possano verificarsi ovunque e in qualunque tempo.
Questa scelta visiva minimalista ha il potere di trasmettere un senso di “spazio mentale”, dove i protagonisti non sono condizionati da un luogo specifico, ma dove i temi trattati diventano quasi “concetti” fluttuanti che parlano a chiunque. Allo stesso tempo il gioco dell’entrata e uscita di Francesca, la protagonista, in questo “luogo non luogo” rappresenta la fluidità e l’intemporalità dell’esperienza.
Questi “luoghi” sono simbolici e astratti, suggerendo come le dinamiche dei colloqui, dei giudizi e dei pregiudizi siano avvenute e possano continuare a verificarsi in qualsiasi contesto. I movimenti della protagonista, da uno spazio all’altro, sono fluidi e sognanti, richiamando il passaggio tra stati di consapevolezza e rappresentando la complessità del viaggio interiore di chi cerca un posto in un mondo che non sempre lo accoglie.
Così le postazioni vuote per i colloqui sono un dettaglio importante per creare un legame temporale tra passato, presente e futuro. Essendo vuote, simboleggiano tutte le storie di persone a cui non è stata data un’opportunità per un pregiudizio o per uno schema di valutazione troppo rigido. Lo spazio vuoto crea un effetto di sospensione e lascia la possibilità all’immaginazione dello spettatore: chi potrebbe essere seduto lì? Rappresenta anche un invito implicito, sottolineando come la storia possa ancora essere riscritta e come questa realtà sia tuttora attuale.
Mediastars propone di mettere in luce il valore della professionalità di chi contribuisce con il proprio apporto alla riuscita di un progetto di comunicazione.